Progetto validato dall’Unesco
Un’equipe interdisciplinare e interculturale, composta da professionisti della salute italiani e locali, con l’aiuto di antropologi, sociologi, educatori professionali, offre prestazioni di cura presso i villaggi del dipartimento dove non esistono presidi sanitari, avvalendosi di una struttura mobile o di una ambulanza attrezzata.
Un ambulatorio itinerante che affianca metodiche esclusivamente occidentali a metodi di cure tradizionali, che vede un’equipe transculturale condividere la costruzione di diagnosi, non escludendo a priori la medicina tradizionale, alla quale, se necessario e senza nuocere, fa ricorso (dottrina della sicurezza ragionevole).
Ogni anno vengono realizzate 4 missioni di almeno un mese ciascuna, nell’ambito delle quali l’equipe interdisciplinare incontra in media 6.000 beninesi bisognosi di cure. Curare con un linguaggio più vicino alla propria cultura crea un innegabile vantaggio e porta a ottimi risultati terapeutici. Antropologi, sociologi e mediatori sono impegnati non solo a favorire le relazioni tra il personale sanitario, ma anche a spiegare ai pazienti, durante le lunghe attese, le modalità e le motivazioni dell’intervento. Anche in questo caso attraverso l’osservazione e il dialogo si cerca di facilitare e avvicinare la comunicazione tra culture diverse.
Il progetto si inquadra come iniziativa in linea con la Strategia dell’OMS per la Medicina Tradizionale per il 2014-2023 ed è sottoposto a revisioni e riconsiderazioni triennali, al fine di assicurare il mantenimento della sua appropriatezza.