Il padiglione dell’Angola è tra i più discussi e apprezzati del grande evento milanese. Protagonista indiscussa l’architetto Paula Nascimento, che ha affrontato con una radicale carica innovativa il tema della manifestazione (“nutrire il pianeta, energia per la vita”). La scelta degli allestimenti nel padiglione è direttamente connessa ai significati: le cassette di frutta riciclate diventano cornici di schermi interattivi sui quali i visitatori possono affrontare le sfide dell’alimentazione, conoscere i prodotti agricoli, il cibo e le tradizioni culturali del Paese africano. Tutti gli ambienti e i livelli del padiglione, che all’esterno ha la forma essenziale di un parallelepipedo intarsiato, si sviluppano a partire da un’istallazione che evoca un grande baobab, albero importante e sacro in molti Paesi africani e in particolare in Angola. Dal tronco parlano in video donne angolane più o meno famose. “È un’architettura che si sviluppa in verticale” – spiega Paula – “Agli incroci dei concetti di nutrizione e sostenibilità interpretati nei quattro livelli del padiglione c’è la donna. Abbiamo voluto renderle un tributo, rispecchiando quello che accade nella realtà”.

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